18. giugno 2021

Quadro della costruzione del mese di giugno

Giuseppe (Pino) Mazzotta è nato il 23.05.1968 in Italia. Suo nonno e suo padre erano già muratori. Arrivò in Svizzera all'età di 16 anni e dopo aver terminato il suo apprendistato come muratore a Biasca, frequentò la scuola per capocantiere a Gordola. Ha poi lavorato nella Svizzera centrale e nei cantoni di Argovia e Zurigo. Giuseppe (Pino) Mazzotta è impiegato alla Leuthard Bau AG di Merenschwand. È membro della sezione Baukader Zugo e vive a Brunnen.

 

A che ora suona la tua sveglia?

Alle 4.55 del mattino, un'ora dopo parto e raccolgo alcuni altri operai edili diretti al cantiere di Zurigo.

Quanto tempo passi in cantiere e/o in ufficio ogni giorno?

Circa 10 ore in totale, 6-7 ore sono fuori, il resto è lavoro d'ufficio.

Cosa ti piace di più del tuo lavoro?

Il contatto con persone diverse. Ho anche una buona idea di ciò che viene costruito in cantiere. Ho lavorato come capocantiere per 24 anni. Mi piace accompagnare gli apprendisti dalla A alla Z. Mi piace particolarmente lo scambio con i giovani.

Qual è stato l'edificio più emozionante su cui ha lavorato? Perché?

Guardando indietro alla mia carriera lavorativa fino ad oggi, sono stato responsabile di innumerevoli progetti, tutti considerati il "mio" lavoro importante e interessante.

Quando lavoravo per Strabag Svizzera, circa tre anni fa, stavamo facendo un lavoro sotterraneo in una galleria. Avevamo solo macchine per sollevarlo, nessuna gru. Il calcestruzzo doveva essere pompato. Era un cantiere che era molto eccitante, perché non si poteva mai valutare veramente il lavoro da fare.

Anche il lavoro per il nuovo impianto di calcestruzzo Debag AG di Zurigo, che stiamo costruendo, è molto emozionante e impegnativo. Per esempio, ci sono pareti di silo da costruire che saranno alte 19,5 metri.

In quale area vorresti approfondire le tue conoscenze?

Vorrei completare un corso di brillamento, ma questo non è ancora avvenuto.

Al momento sono affascinato dallo sviluppo della misurazione; il salto dal ponteggio di filo di ferro del geometra ai strumenti digitali. Per due anni ho lavorato regolarmente con la stazione totale e il tachimetro.

Cosa è importante per te oltre al tuo lavoro?

Calcio! Prima giocavo io stesso, ora lo guardo. La Juventus Torino è il mio club preferito. Mi interesso anche di politica e, naturalmente, la mia famiglia è molto importante per me. Sono sposato da 31 anni e ho due figli adulti. Nel mio tempo libero mi piace cucinare. Sul balcone ho i miei pomodorini e il mio basilico, con cui parlo ogni giorno e che perciò crescono molto bene.

Inoltre, amo le auto "veloci" così come un buon goccio di vino e mantengo la mia collezione di accendini.

Oltre ai tuoi cari, quali cinque cose porti con te sull'isola?

Un libro appassionante, carte, una bella candela, vino e il mio Victorinox Rescue Tool.

Dove passerai le tue prossime vacanze?

In Calabria, mia madre e altri membri della famiglia vivono a circa otto chilometri dalla spiaggia. Non vedo già l'ora.

Tu sei membro della sezione di Zugo di Baukader Schweiz dal 2007? Cosa ottieni dalla tua iscrizione?

Grandi escursioni, buona collegialità e l'opportunità di vedere altri emozionanti cantieri. Sono stato anche contento di ricevere una consulenza legale.

Il prossimo numero di Baukader ha come tema "Tendenze future". Cosa ti interessa di questo?

La digitalizzazione è il futuro anche nell'edilizia. Sempre meno persone vogliono lavorare come muratori. È un peccato, perché è una professione molto bella, anche se esige molto da te. Penso anche che in futuro, più materiali da demolizione saranno riciclati nella costruzione. Penso che sia un bene.

 

Intervista: Anita Bucher

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