13. luglio 2022

Raggi ultravioletti: proteggersi dal pericolo invisibile

Chi lavora sotto il sole senza alcuna protezione ha maggiori probabilità di ammalarsi di epitelioma. È particolarmente a rischio la pelle del viso e della testa. Alcune semplici ma efficaci misure consentono di proteggersi dal pericolo invisibile.

Autore: Adrian Vonlanthen

 

Chi lavora all’aperto è esposto al doppio o addirittura al triplo delle radiazioni UV rispetto a chi lavora in ufficio, includendo nel calcolo persino le ferie e il tempo libero. La Svizzera presenta uno dei tassi di incidenza di tumori della pelle più elevati a livello internazionale. Secondo la Suva, ogni anno in tutta la Svizzera circa 1000 persone si ammalano di epitelioma di origine professionale.

Insieme contro il tumore della pelle

Per tutte le attività all’aperto è indispensabile proteggersi efficacemente dai raggi UV in qualsiasi stagione, ma soprattutto da aprile a settembre e, in particolare, durante le ore di lavoro, quando i lavoratori e i datori di lavoro sono tenuti ad adottare misure di protezione. I datori di lavoro devono offrire una protezione solare efficace, adatta alla stagione e alle condizioni meteorologiche, controllare che venga applicata nonché istruire lavoratori e lavoratrici in materia di protezione dai raggi UV e sensibilizzarli ai pericoli. A loro volta, questi ultimi hanno l’obbligo di attuare le misure di protezione. In questo modo si evitano dolori e sofferenze, anche a lungo termine, e si riduce il carico finanziario causato dalle spese di cura e dalla perdita di ore lavorative.

Cinque consigli per una protezione ottimale

  • Se possibile, lavorare all’ombra od ombreggiare il luogo di lavoro (ombrellone, tenda parasole).
  • Indossare abiti (lunghi) che coprano la maggior parte del corpo.
  • Da aprile a settembre applicare la crema solare in quantità abbondante sulle parti scoperte (fattore di protezione di almeno 30), senza dimenticare le labbra.
  • Evitare per quanto possibile di lavorare tra le 11:00 e le 15:00, quando due terzi della dose giornaliera di raggi UV raggiungono la superficie terrestre (ad es. adeguare gli orari di lavoro).
  • La radiazione UV è particolarmente intensa in giugno e luglio. Occorre quindi proteggere le parti del corpo più a rischio di tumore cutaneo, ossia il naso, le orecchie, la fronte, la nuca, il collo e il cuoio capelluto, indossando un copricapo o un casco con visiera e protezione per la nuca, anche quando il cielo è parzialmente nuvoloso.

 

Impegnata nella tutela della salute

Per supportare aziende, lavoratori e lavoratrici nell’attuazione pratica delle misure di protezione, la Suva ha elaborato il modulo di prevenzione «Sole: proteggiamoci dai raggi UV!». L’azienda può svolgere il modulo sia in modo autonomo sia con l’assistenza di uno specialista della Suva. In quest’ultima variante, con l’ausilio di una telecamera UV mettiamo in evidenza le parti del viso particolarmente esposte al sole, mostrando i punti che presentano già una depigmentazione della pelle. Un progetto pilota prevede inoltre la sperimentazione di una nuova visita profilattica nell’ambito della medicina del lavoro, al fine di migliorare la diagnosi precoce dell’epitelioma. Il programma delle visite vero e proprio sarà quindi progressivamente esteso a vari settori in tutta la Svizzera in un secondo momento. www.suva.ch/sole

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